Uomo del mio tempo, 1992, olio su tela, cm. 70x70 collezione privata
Tu non sai cosa sia la notte
sulla montagna
essere soli come la luna;
né come sia dolce il colloquio
e l'attesa di qualcuno
mentre il vento appena vibra
alla porta socchiusa della cella.
Tu non sai cosa sia il silenzio
né la gioia dell'usignolo
che canta, da solo, nella notte;
quanto beata è la gratuità,
il non appartenersi
ed essere solo
ed essere di tutti,
e nessuno lo sa o ti crede.
Tu non sai come spunta una gemma
a primavera, e come un fiore
parla a un altro fiore
e come un sospiro è udito dalle stelle.
E poi ancora il silenzio
e la vertigine dei pensieri,
e poi nessun pensiero
nella lunga notte,
ma solo gioia
pienezza di gioia
d'abbracciare la terra intera;
e di pregare e cantare
ma dentro, in silenzio.
Tu non sai questa voglia
di danzare solo nella notte
dentro la chiesa, tua nave sul mare.
E la quiete dell'anima
e la discesa nelle profondità,
e sentirti morire
di gioia nella notte.
Questa poesia di David Maria Turoldo è tratta dalla cartella di poesie e grafiche "Uomo del mio tempo" edita nel Dicembre 1992 in occasione della mostra: Uomo del mio tempo - omaggio a David M. Turoldo in collaborazione con il Centro di studi ecumenici di Fontanella e patrocinata dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Bergamo.
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